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25 luglio 2005

 

Passato e Futuro



Dunque la festa è stata rimandata, la Ausl si e' espressa e preannuncia un lungo e assordante silenzio: insomma una lunga estate calda sta per scendere su Empoli.
Anche il Comune afferma che non entrerà in argomento, fa niente se c'e' un lieve conflitto d'interessi. L'opposizione invece chiede chiarezza. Shap si dichiara danneggiata e dice di essersi rivolta alla magistratura. Vedremo.
Intanto il mondo va avanti, e consuma petrolio. Sempre più petrolio.

Dal sito di reporter associati vi raccontiamo il nuovo piano energetico statunitense.
Della serie: [gettare] trentanni e far finta di non sentirli...
La parola al Presidente:

«Dobbiamo volgerci indietro nella storia per capire il nostro problema energetico. Due volte nelle ultime centinaia d’anni c'è stata una transizione nel modo nel quale la gente ha usato l'energia.

La prima fu circa 200 anni fa, abbandonando il legno, che aveva rappresentato il 90% di tutto il carburante, per il carbone, che era più efficiente. Questo cambiamento pose le basi per la Rivoluzione Industriale.

Il secondo cambiamento ha auto luogo in questo secolo, con il crescente uso d’olio e gas naturale. Erano più convenienti e meno cari del carbone, e la scorta sembrava quasi senza limiti.
Resero possibile l'era dell'automobile e dei viaggi aerei. Quasi tutti, tra quelli oggi vivi, sono cresciuti in questa era, e non abbiamo visto niente di diverso.

Dato che stiamo esaurendo il gas e il petrolio, ci dobbiamo preparare velocemente ad un'altro cambio, all'attento risparmio e all'uso di carbone e fonti rinnovabili, come l'energia solare.
Il mondo non ha preparato il futuro. Negli anni 50 la gente usava il doppio del petrolio usato negli anni '40. Nei '60 il doppio che nei '50, e in ognuna di queste decadi è stato usato più petrolio che nel resto della storia umana precedente.

Il consumo sta crescendo ancora. Se sarà possibile mantenerlo in crescita durante gli anni '70 e '80 entro il 5% come nel passato, potremmo esaurire tutte le riserve conosciute entro la fine della prossima decade.

So che molti di voi sospettano che alcune scorte di gas e petrolio possano essere occultate. Potrebbero avere ragione, ma il sospetto verso le compagnie petrolifere non può cambiare il fatto che il petrolio finirà»

Jimmy Carter, "The President's Proposed Energy Policy." 18 April 1977. Vital Speeches of the Day, Vol. XXXXIII, No. 14, May 1, 1977, pp. 418-420.

21 luglio 2005

 

Il sole sorge nuovo ogni mattino





Pur ritenendole bulgare e autolesioniste, Sblocchiamoletorri ha deciso di prendere atto e di rispettare le decisioni della Ausl 11 di Empoli, che come noto ha pretestuosamente negato l'autorizzazione ad attraversare gli spazi di sua pertinenza, rendendo impossibile lo svolgimento della serata d'informazione e d'intrattenimento presso il cantiere delle Torri solari dell'Ospedale San Giuseppe.
La totale assenza di lungimiranza di tale posizione si commenta da sola. E' un atto ostile nei confronti di un presidio d'informazione che gioiosamente avrebbe dovuto colorare la serata empolese. Una testimonianza patente della volonta' di non consentire ai cittadini di visitare l'impianto e di apprenderne ed apprezzarne direttamente i contenuti.
Molti cittadini si sono recati in Viale Boccaccio, per constatare che la manifestazione era stata annullata. Ne chiederanno ragione alla Ausl.
Da parte nostra, pur evitando una mobilitazione che avrebbe probabilmente generato pressione sulla sede di Viale Boccaccio, abbiamo comunque deciso di inviare una piccola delegazione che ha apposto uno striscione simbolico con la propria firma.
Un piccolo segnale che riteniamo tuttavia importante per rinnovare a tutti gli empolesi l'invito a vigilare sul cantiere e a pretendere il completamento dell'impianto. Tutta Empoli dovrebbe infatti essere orgogliosa del fatto che, prima nel mondo, ospiterà un impianto solare altamente innovativo e cruciale per il proseguio della ricerca scientifica nell'ambito delle energie rinnovabili.
La festa è solo rimandata. Al giorno in cui le Torri verranno inaugurate.
Come dice il filosofo, "il sole sorge nuovo ogni mattino". I dirigenti passano, i raggi solari restano. E, potete contarci, illumineranno gli eliostati di Viale Boccaccio, erogando all'Ospedale quell'energia pulita che tutti ci attendiamo.
Rinunciare al petrolio si può, sbloccare le torri si deve.

 

Non è qui la festa (per ora)


Immagini di ieri, mercoledì 20 luglio:
ecco come si presentava il Cantiere di Viale Boccaccio
agli occhi e alla fotocamera dei nostri delegati
























Liberiamole!!

20 luglio 2005

 

La Ausl 11 boicotta l'incontro per sbloccare le torri di Empoli




Comunicato Stampa

Empoli, 20 luglio 2005
Il comitato sblocchiamoletorri oggi è esterrefatto, ma più battagliero di prima. Ieri, 19 luglio 2005 la Ausl 11 di Empoli ha impedito lo svolgimento di un presidio pacifico di informazione e di festa. L’iniziativa era in programma per oggi dalle ore 18.30 in poi, presso il cantiere delle torri solari (ad uso dell’Ospedale S. Giuseppe) bloccato da mesi. L’inspiegabile boicottaggio da parte della Ausl 11 della festa di oggi è un chiaro segno di incompetenza e di malafede di una struttura pubblica che dovrebbe anzi aiutare a fare chiarezza sul blocco delle torri, situazione quantomeno paradossale. Paradossale perché sono oscuri i motivi per cui un progetto già approvato e finanziato dalla Regione Toscana e dall’Unione Europea, già realizzato al 60%, e destinato a una struttura pubblica, sia fermo da mesi. Paradossale perché, oltre a contrastare gli interessi dei cittadini, ostacola la scienza e la possibilità di un futuro migliore, l’opportunità di avere energia pulita per tutti noi.
Anche se il presidio di informazione e di festa oggi non avrà luogo, tuttavia una delegazione di sblocchiamoletorri sarà comunque presente oggi a Empoli, vicino al cantiere, per cercare di capire, di informare, di fare chiarezza e di sbloccare le torri.
Alla luce della pretestuosità dei motivi addotti ieri dalla Ausl 11, sblocchiamoletorri chiede l’accertamento delle responsabilità e una tempestiva rimozione dei responsabili dei ritardi e soprattutto l’immediata ripresa dei lavori per la conclusiva messa in opera della centrale a energia solare.
L’Europa ci sta guardando: non c’è più tempo da perdere.

Per informazioni sulle torri solari di Empoli e sull’iniziativa:
http://sblocchiamoletorri.blogspot.com
cell.: 328.8965236
mail: sblocchiamoletorri@libero.it

 

Le torri solari di Empoli: cosa sono, come funzionano, cosa rappresentano


Le torri solari a concentrazione sono state progettate per fornire energia in cogenerazione all’Ospedale S. Giuseppe di Empoli
Esse rappresentano la prima realizzazione al mondo di tecnologie innovative, frutto di vent’anni di ricerca nel solare ad alta temperatura. I risultati di questa ricerca, portata avanti da Shap con la DLR ed il Weizmann Institut, sono una risposta rivoluzionaria alla comune strategia fondata sulla realizzazione di impianti giganteschi, che è nata e si è sviluppata soprattutto negli Usa, ma che, anche in Italia, è stata l’unica ad essere sperimentata nel campo delle energie rinnovabili.
Le torri di piccola dimensione rappresentano una reale prospettiva di produzione di energia elettrica, calore e raffrescamento dal sole, integrabile in modo diretto ai sistemi urbani e agli edifici.
Le torri solari di Empoli sarebbero la prima applicazione mondiale di un sistema a concentrazione solare con sistemi a turbine di derivazione aeronautica. Tale sistema sarebbe in grado di fornire all’Ospedale energia elettrica, calore per il riscaldamento degli ambienti e per l’acqua e il condizionamento dell’aria.

Dopo la chiusura della centrale di Adrano, le Torri solari di Empoli rappresentano di gran lunga il più importante e innovativo esperimento italiano di energia solare. Ma la sua valenza supera anche i confini italiani: non a caso nel corso della Conferenza internazionale di Bonn sulle energie rinnovabili del 2004 il governo tedesco (tramite la partecipazione della DLR, l’Agenzia aerospaziale teutonica) lo ha scelto come esperimento pilota per testare alcune tecnologie in prima applicazione mondiale
A questo proposito, abbiamo interpellato il Dr. Ing. Reiner Buck, della DLR:
“il nostro specifico contributo all’impianto di Empoli consiste nel layout del campo eliostatico e nello sviluppo della tecnologia del ricevitore che trasforma l’energia solare e la convoglia per scaldare il gas nelle turbine.
Essendo il primo esperimento di questo genere, se il progetto empolese dovesse fallire sarebbe un drammatico passo indietro per le energie rinnovabili. Sicuramente comporterebbe gravi ritardi per I future sviluppi di questo tipo di tecnologie”.

Al Professor Avi Kribus, della Tel Aviv University (una delle più avanzate nella ricerca sulle energie rinnovabili) abbiamo invece chiesto un parere sul futuro delle energie rinnovabili. Ecco cosa ci ha risposto:

“Il vento e le biomasse sono energie già ben sviluppate e ormai accettate In gran parte del mondo. Ma il più grande impatto per il futuro verrà dall’energia solare. Ci sono diverse direzioni di ricerca molto promettenti per dare buone soluzioni nel prossimo futuro. Nel settore del solare termico, le tecnologie basate sulle turbine a gas possono fornire soluzioni estremamente efficienti a un costo ragionevole”.

Gli elementi principali che costituiscono l’impianto rigenerativo sono: eliostati innovativi; ricevitore solare volumetrico; micro turbine a gas.

Gli eliostati inseguono il sole su due assi (grazie a due motori) per indirizzare la radiazione sulla torre, vale a dire su un “target” fisso. Questo sistema permette di raccogliere grandi quantità di energia e di raggiungere alte temperature (circa 1000° C).
Il sistema di accumulo dell’energia solare è integrato in un ciclo turbogas per la produzione di energia elettrica. Un ciclo termodinamico, però converte solo una parte dell’energia incidente in elettricità il resto viene disperso nell’ambiente sotto forma calore a bassa temperatura. Per aumentare il rendimento dell’impianto si punta sulla cogenerazione, e quindi sulla produzione di calore e raffrescamento.
La turbina è alimentata, nelle ore solari, da aria preriscaldata attraverso la radiazione solare. Questo consente un risparmio nell’uso del combustibile(gas metano) e, di conseguenza, una diminuzione delle emissioni inquinanti e una riduzione di costi. La resa del gas è quasi doppia rispetto agli impianti a combustibile tradizionalmente utilizzati.
La radiazione è indirizzata nel “Volumetric Solar Receiver”, che la raccoglie in un serbatoio in cui viene preriscaldata l’aria.
Il calore residuale uscente dalla turbina, può essere sfruttato attraverso l’uso di “chillers” ad assorbimento, sviluppando, attraverso un ciclo frigorifero, calore e raffrescamento. Questa produzione congiunta di elettricità e calore/raffrescamento, si colloca in modo pienamente soddisfacente nell’ambito urbano. Si ricorda infatti che il 40% dell’energia totale consumata nelle società industrialmente avanzate, è impiegata per il riscaldamento degli edifici; inoltre la massiccia introduzione del condizionamento elettrico negli edifici, causa un catastrofico incremento dei consumi estivi di picco di energia elettrica. Ciò potrebbe essere contrastato con una forte volontà e impegno a sviluppare e diffondere piccoli sistemi basati sulla generazione ibrida solare/gas di elettricità calore e raffrescamento.

Nell’impianto in costruzione vicino all’ospedale di Empoli sono state utilizzate due torri di 25 metri di altezza. Ogni torre ha un campo di 19 eliostati che occupano un’area di 25 metri quadrati l’uno. Grazie a questo sistema l’aria nella turbina viene riscaldata fino a 750° C. La produzione elettrica di ogni torre è di circa 80 kW, utile per circa 80 posti letto.

I lavori per la costruzione delle torri di Empoli sono iniziati, con il patrocinio della Regione Toscana, attraverso la costituzione di una società per azioni, la Escosolar Spa, partecipata da Shap Spa e dalla Ausl 11 di Empoli.
Oggi il cantiere delle torri è fermo.

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